venerdì, aprile 17, 2009

REGALI DI PASQUA

Con un po’ di ritardo vi faccio vedere i regali che ho ricevuto e cosa ho ricamato per Pasqua.


Quest'anno sono riuscita a fare pochissimi regali ricamati, per fortuna le amiche sono tante ma, il tempo a mia disposizione è pochissimo.

Con i pulcini ed il coniglietto, che vi ho fatto vedere in un post precedente, ho creato dei piccoli ovetti da appendere, per alcune carissime amiche. Per consegnarli li ho messi in sacchettino, d'organza, riempito d'ovetti di cioccolata. Accompagnati da dei bigliettini fatti da me
Per la dolce nonna Ardelia ho decupato una scatolina a forma d'uovo e l'ho riempita di ovetti di cioccolata .

Dalla carissima Monica ho ricevuto un bellissimo sacchettino in panno, con un simpatico pulcino, tutto rigorosamente cucito a mano e pieno di buonissimi ovetti di cioccolata.
RICAMINE TORINESI
La cosa più bella che mi è capitata durante la visita alla città di Torino è stato l’incontrare due ricamine Torinesi. Non le conoscevo di persona ma, avevo scambiato con loro alcuni post sul forum che frequento “Il forum delle crocettine”. E quando ho raccontato loro che sarei andata a Torino per alcuni giorni mi hanno subito proposto di vederci. Anche se per poco ma, è stato proprio bello vederle di persona. Sono due ragazze veramente carine, cordiali e solari. Visto che ci sarebbero stati due giorni di festa abbiamo deciso di vederci subito la sera stessa del mio arrivo. Così gentilmente mi hanno raggiunta in Albergo. Prima è arrivata Barbara con il suo piccolo Andrea, un bel bambino timidino, molto timido, però bravo per essere tarda sera e con una persona che lui non aveva mai visto è stato proprio bravo non ha fatto capricci. Poi ci ha raggiunte Annalia con la sua dolce mamma. E stato proprio bello, era come se ci conoscessimo da una vita. Ci siamo subito messe a chiacchierare senza nessun problema. Dato che sapevo già dell’incontro non ho voluto presentarmi a mani vuote e così con i pulcini che avete visto sul post precedente ho assemblato degli ovetti in plessiglass con i ricami e della passamaneria. Ma anche le ragazze sono state così gentili da portarmi un ricordo di Torino. Barbara ha accompagnato un bottiglia di Bicerin, liquore tipico del luogo, con un bellissimo cuscinetto creato da lei. E Annalia mi ha preso proprio per la gola con i tipici Gianduiotti.
Grazie ragazze è stato veramente un piacere conoscervi personalmente.

giovedì, aprile 16, 2009

TORINO E LE LANGHE
Seconda parte
Lunedì di Pasquetta, dopo la colazione, incontro con la guida e partenza per le Langhe. All’arrivo visita della città di Alba che sorge su una vasta conca pianeggiate circondata da splendide colline ricche di vigneti e alberi di nocciole.Il centro storico cittadino conserva costruzioni e porticati, tipicamente medievali, ricchi di atmosfera che catapultando subito con l'immaginazione i visitatori in pieno medioevo. Alba era nota come città delle cento torri, tutte costruite nel XIV e XV secolo. Oggi ne rimangono poche, fra quelle rimaste molte sono state abbassate al livello dei tetti o incorporate negli edifici.. La torre campanaria della cattedrale è una delle più alte costruzioni del Piemonte. La grande fortuna di Alba è il commercio del tartufo, il suo profumo caratteristico pervade tutta la città e l’industria dolciaria “La Ferrero” famosissima in tutto il mondo.
Dopo la visita della città siamo andati a mangiare, in un castello. Il castello di Mango colpisce subito per la sua imponenza, dominando maestoso la collina di Langa. Maniero molto bello di stile barocco, è appartenuto al ducato di Mantova fino al 1714; poi è passato ai Savoia ed infine ai marchesi di Busca. La storia di questo castello è ricca di leggende, forse per la sua posizione e per le nebbie che spesso lo circondavano nascondendolo. Attualmente è sede dell'Enoteca Regionale del Moscato e al primo piano si trova il ristorante dove abbiamo mangiato.
Nel pomeriggio visita ad uno dei Castelli più rinomati del Piemonte, il castello di Grinzane Cavour. Tra i più antichi e importanti delle Langhe, corredato di uno stupendo belvedere dominante i vigneti che si estendono a perdita d’occhio, il castello è un imponente edificio a pianta quadrilatera con un'alta torre, le cui origini risalgono al 1200. Il Conte Camillo Benso di Cavour, uno dei protagonisti dell’Unità d’Italia fu proprietario di questo Castello. Qui soggiornò tra il 1832 e il 1849, periodo in cui fu Sindaco del Comune di Grinzane. Nel Castello ancora oggi è possibile visitare la sua camera e ammirare le sale che custodiscono, molto ben conservati, gli arredi d’epoca, manoscritti e la Fascia Tricolore del Sindaco. Ed altri cimeli cavouriani. Qui si svolge, ogni anno, la più famosa asta di Tartufi al mondo. Nel tardo pomeriggio abbiamo fatto visita alla tenuta vitivinicola Fontanafredda molto famosa per la produzione del Barolo. Abbiamo fatto un giro in mezzo a botti molto antiche che consevano il famoso vino.

Purtroppo siamo giunti alla giornata del rientro, ma, non si poteva lasciare Torino senza esser saliti sul colle di Superga ed aver ammirato la Basilica. Nel 1706 Il Duca Vittorio Amedeo e suo cugino il Principe Eugenio di Carignano salirono sul colle per controllare i movimenti dei Francesi inviati dal Re Sole ad occupare e assediare la città. Entrarono nella chiesetta, che si trovava allora sul colle dedicata alla Vergine delle Grazie, e fecero un voto. Se vincevano avrebbero eretto un santuario in suo onore. Il 7 settembre, vigilia della festa della Natività della vergine, avveniva l’impensata vittoria e la liberazione della città dall’assedio. Nel 1717 il Duca Vittorio Emanuele poneva la prima pietra del grandioso tempio in onore della Vergine. Quando si sale sul colle non si ha solo la gioia di vedere i capolavori che si trovano all’interno della Basilica, ma si può ammirare un panorama magnifico. Girandole in torno si ha la possibilità di vedere un vastissimo arco delle Alpi Marittime con le vette del Monviso, del Gran Paradiso, del Cervino e del Monte Rosa. Sotto queste aspre montagne si stende una pianura piena di fiumi, il Po è il più famoso, innumerevoli borghi la valle di Susa, Ed ammirare tutta Torino dall’alto. La maestosità della Basilica si può ammirarla anche da Torino. Sul verde della colina, nell’azzurro del cielo, si staglia il candore della potente costruzione barocca. Giungendo sul piazzale, l’effetto di imponenza del Tempio non diminuisce. Attraversando un ampio salone e scendendo uno scalone di marmo si accede alla solenne Cripta sepolcrale che contiene le Tombe di Casa Savoia. Come si entra si può subito ammirare il sepolcro di Re Carlo Alberto. Dalla parte destra si accede alla Cripta minore, detta “delle regine” E dalla parte sinistra si accede alla Cripta minore, denominata “dei bambini”, la quale ospita, in gran parte, salme di principini sabaudi, dall’epoca della fondazione fino ai tempi del Primo Re d’Italia. In complesso, riposano nel Reale Sepolcro sessantuno salme, tra le quali quelle di sei re e nove regine.
Ma purtroppo la collina di Superga è famosa anche per la sciagura area, avvenuta il 4 maggio 1949. Il Trimotore che trasportava la gloriosa squadra calcistica torinese, reduce da una patita amichevole disputata a Lisbona, urtò fatalmente contro i muraglioni di sostegno del giardino situato dietro la Basilica, causando la morte istantanea delle trentun persone di bordo. Atleti, direttori tecnici, giornalisti ed equipaggio. Nel punto dell’impatto ora c’è una lapide con croce marmorea dove i visitatori non tralasciano mai di fare una breve visita e di recitare una preghiera di suffragio.
Dopo un luculliano pranzo in un ristorante tipico Umbro, a Torino è iniziato il viaggio del rientro.

mercoledì, aprile 15, 2009


TORINO E LE LANGHE
Prima parte

Quest’anno per Pasqua abbiamo deciso di trascorrere cinque giorni a Torino.Siamo partiti il Venerdì Santo. Al nostro arrivo, nel pomeriggio, abbiamo incontrato la guida, il Signor Luciano. Ed abbiamo fatto una visita panoramica della città. Siamo saliti al Monte dei Cappuccini dove, dal piazzale che si trova davanti alla Chiesa in onore di S.Maria, si può ammirare tutta la città. Poi siamo scesi e andati al Borgo Medievale "Valentino".Ideato da un gruppo di artisti e intellettuali coordinati da Alfredo D'Andrade e costruito in occasione dell'Esposizione Generale Italiana che si svolse a Torino dall'aprile al novembre del 1884. Il Borgo presenta forma, struttura, finiture e decorazioni scrupolosamente riprese da edifici quattrocenteschi del Piemonte e della Valle d'Aosta. Il borgo è circondato da un parco stupendo con centinaia di piante e fiori provenienti da varie parti del mondo. In questo periodo è veramente uno spettacolo visitarlo perché è tutto in vegetazione e pieno di fiori. La Rocca è aperta al pubblico, e fu costruita per durare nel tempo. Invece il villaggio fu destinato alla demolizione, una volta finita la manifestazione, ma, l'enorme successo ottenuto dal complesso fece sì che esso fosse acquistato dalla Città di Torino a fine manifestazione, però entrando a far parte dei Musei Civici solo molto più tardi (le carte amministrative dicono dal 1942). Alla fine del parco si trova una magnifica fontana Circondata da dodici state ogniuna dedicata ad un mese dell'anno.
La mattina del sabato abbiamo ritrovato la nostra guida e siamo andati in giro per la città, a piedi. Dopo aver ammirato diversi palazzi storici della città siamo arrivati al palazzo delle Scienze che ospita il Museo Egizio e la Galleria Sabauda. Il museo fu formalmente fondato nel 1824 con l’acquisizione di un’ampia collezione, che fu ampliata in seguito da E. Schiapparelli, direttore del museo che si recò in Egitto ad acquistare altri pezzi antichi e ancora tantissimi altri reperti furono acquisiti negli anni futuri. Attualmente nel museo si possono trovare statue, papiri, stele, sarcofagi, mummie, bronzi, amuleti e vari oggetti della vita quotidiana ma, tantissimi altri oggetti si trovano nei depositi nell'attesa di essere esposti nel museo; se, e quando la Galleria Sabauda sarà trasferita nelle sale del Palazzo Reale. Dopo un lauto pranzo in un ristorante della città nel pomeriggio visita guidata al Museo Nazionale del Cinema, ospitato all’interno della Mole Antonelliana di Torino, simbolo della città. La mole è una struttura in muratura la cui costruzione iniziò nel1863. Originariamente doveva essere una sinagoga: infatti, era appena stata concessa la libertà ufficiale di culto alle religioni non cattoliche e la comunità ebraica voleva costruire un tempio con annessa una scuola. La Mole è sede del Museo Nazionale del Cinema, che ospita macchine ottiche pre-cinematografiche (lanterne magiche), pezzi provenienti dai set dei primi film italiani ed altri cimeli, in un allestimento veramente suggestivo.
La domenica di Pasqua l’abbiamo trascorsa visitando le Residenze dei Savoia. Al mattino siamo andati al Castello di Racconigi, splendida residenza, utilizzata dalla Famiglia Reale come luogo di villeggiatura. Li abbiamo potuto visitare tutte le stanze dei reali e dei principini, purtroppo era severamente vietato fare foto. Le stanze era ben conservate con gli arredi ancora originali, sembrava che i reali dovessero arrivare da un momento all'altro.
Nel pomeriggio visita della Reggia di Venaria e dei suoi giardini. La Venaria doveva diventare una sorta di Versailles sabauda: non solo un luogo magnifico, ma la rappresentazione della monarchia e dei suoi fasti. All’inizio del Seicento al posto della Venaria reale sorgeva uno dei tanti sobborghi rurali che circondavano Torino capitale del ducato sabaudo, collaudatissimo territorio di caccia. Nel 1659 Carlo Emanuele II scelse il sito per edificare la sua nuova grandiosa residenza “di piacere e di caccia”iniziò così un progetto architettonico senza precedenti rimodellando il vecchio borgo che scomparve per far posto ad una nuova città.