domenica, settembre 21, 2008

GRAZZANO VISCONTI

Visto che l'hobby, della mia dolce metà, domenica scorsa ci doveva portare a Piacenza, perché non approffitarne e visitare qualche bel luogo da quelle parti???
Un giorno, durante uno dei miei soliti giri per i blogs, ho visto che una ragazza, chiedo scusa ma non ricordo chi fosse, era andata a far un giro in un borgo medioevale molto carino. Ho fatto un piccola ricerca su internet ed eccolo il borgo di GRAZZANO VISCONTI.

A 11 km da Piacenza ai piedi delle colline di Valnure si trova questo singolare esempio di ambientazione medioevale immersa nel verde. Il borgo è sorto intorno ad un antico Castello (1395), ad una chiesa, ad un oratorio ed in seguito furono costruite le case. Quest'ultime sono state costruite dai Visconti . dopo che ne erano venuti in possesso all'estinguersi di un ramo della nobile famiglia piacentina degli Anguissola. L'obiettivo del conte Giuseppe era di realizzare un borgo che oltre a fare degna cornice al castello, avesse in se strutture utili ad assicurare lavoro ai giovani che terminavano i corsi di artigianato creativo del legno e del ferro battuto della nascente scuola di Grazzano.Ogni piazza, ogni strada ha ora una lanterna, ora un'insegna, il particolare studiato con cura e sapientemente collocato affinché l'illusione del viaggio a ritroso nel tempo sia completa. Su molte case si può trovare un dipinto con una simpatica OTLA.NI.ADRAUG.E.ENETAPIPMI
L'enigmatica scritta se letta da destra verso sinistra risulta :
"IMPIPATENE E GUARDA IN ALTO"
Questo borgo ha dato i natali al grade maestro Lucchino Visconti grande regista conosciuto in tutto il mondo.

Non c'è Castello senza fantasma: quello di Grazzano è una dama, Aloisa. Piccoletta, ben in carne, braccia conserte. Così è raffigurata in tanti punti del giardino del Castello e del Borgo.
La storia, che gli abitanti del borgo ancora oggi si tramandano, racconta che sposa ad un Capitano di Milizia, perì di gelosia in seguito al tradimento del marito, e da allora vaga per il Castello e il parco. Si rifugia tra la mura del castello e si comporta in maniera assai manesca, tirando i piedi e schiaffeggiando gli uomini a meno che questi le facciano dei doni, appendendo alla statua, posta in una delle stanze, collane e monili, che ne appaghino la vanità di spettro femminile. In questi ultimi anni l'Aloisa è diventata la protettrice degli innamorati, una specie di San Valentino in gonnella. E le donne innamorate che le chiedono un piacere, lasciano dei doni sulla statua collocata all'inizio del borgo.

Dopo aver girovagato per il borgo ed aver mangiato in uno dei ristoranti del luogo abbiamo atteso le 15:30 per fare il giro del parco con una simpaticissima guida. Il parco, di 150.000 mq, sorge attorno al Castello ed è visitabile solo in certi periodi e solo con la guida, ma il Castello non si può visitare perchè è abitato dagli attuali eredi Visconti. Nel parco si trovano tantissime piante diverse e provenienti da diversi luoghi. C'è un platano di 150 anni, un bosco di bamboo proveniente dalla Cina, anche un profumatissimo albero di Giuda.Attraverso un passaggio nella siepe di carpini si raggiunge la deliziosa casetta dei bambini (voluta dal conte Giuseppe per i giochi delle due figlie minori, Uberta e Nane), mentre più avanti due sfingi indicano l’ingresso al labirinto. La casetta è veramnte carina è su due piani. Il piano sopra non è visitabile ma si può fare un giro nel piano terra. Dove si trovano un tavolo con le panche, un caminetto ed una cucina. Nel retro della casetta si trova la tomba del cagnolino Peter compagno di giochi delle bimbe.
Un luogo fuori dal tempo, dall’atmosfera magica e fiabesca.
Però la cosa più divertente è stata quando sono andata alla Toilette. Dopo aver pagato € 0,30 sulla porta interna trovo questa scritta. Ridevo da sola e non ho potuto far ammeno di fotografarla. Non l'avevo mai letto da nessuna parte.

2 commenti:

PecorellaSmarrita ha detto...

Bellissimo questo borgo, l'ho visitato in gita scolastica nello scorso millenio ;O)
Un raggio di sole,
Sabrina :O)

Anonimo ha detto...

L'avevo visitato anch'io una decina di anni fa e mi è piaciuto molto. Un giorno ci porterò le bimbe. Ciao marilena