TORINO E LE LANGHE
Prima parte
Quest’anno per Pasqua abbiamo deciso di trascorrere cinque giorni a Torino.Siamo partiti il Venerdì Santo. Al nostro arrivo, nel pomeriggio, abbiamo incontrato la guida, il Signor Luciano. Ed abbiamo fatto una visita panoramica della città. Siamo saliti al Monte dei Cappuccini dove, dal piazzale che si trova davanti alla Chiesa in onore di S.Maria, si può ammirare tutta la città. Poi siamo scesi e andati al Borgo Medievale "Valentino".Ideato da un gruppo di artisti e intellettuali coordinati da Alfredo D'Andrade e costruito in occasione dell'Esposizione Generale Italiana che si svolse a Torino dall'aprile al novembre del 1884. Il Borgo presenta forma, struttura, finiture e decorazioni scrupolosamente riprese da edifici quattrocenteschi del Piemonte e della Valle d'Aosta. Il borgo è circondato da un parco stupendo con centinaia di piante e fiori provenienti da varie parti del mondo. In questo periodo è veramente uno spettacolo visitarlo perché è tutto in vegetazione e pieno di fiori. La Rocca è aperta al pubblico, e fu costruita per durare nel tempo. Invece il villaggio fu destinato alla demolizione, una volta finita la manifestazione, ma, l'enorme successo ottenuto dal complesso fece sì che esso fosse acquistato dalla Città di Torino a fine manifestazione, però entrando a far parte dei Musei Civici solo molto più tardi (le carte amministrative dicono dal 1942). Alla fine del parco si trova una magnifica fontana Circondata da dodici state ogniuna dedicata ad un mese dell'anno.
La mattina del sabato abbiamo ritrovato la nostra guida e siamo andati in giro per la città, a piedi. Dopo aver ammirato diversi palazzi storici della città siamo arrivati al palazzo delle Scienze che ospita il Museo Egizio e la Galleria Sabauda. Il museo fu formalmente fondato nel 1824 con l’acquisizione di un’ampia collezione, che fu ampliata in seguito da E. Schiapparelli, direttore del museo che si recò in Egitto ad acquistare altri pezzi antichi e ancora tantissimi altri reperti furono acquisiti negli anni futuri. Attualmente nel museo si possono trovare statue, papiri, stele, sarcofagi, mummie, bronzi, amuleti e vari oggetti della vita quotidiana ma, tantissimi altri oggetti si trovano nei depositi nell'attesa di essere esposti nel museo; se, e quando la Galleria Sabauda sarà trasferita nelle sale del Palazzo Reale. Dopo un lauto pranzo in un ristorante della città nel pomeriggio visita guidata al Museo Nazionale del Cinema, ospitato all’interno della Mole Antonelliana di Torino, simbolo della città. La mole è una struttura in muratura la cui costruzione iniziò nel1863. Originariamente doveva essere una sinagoga: infatti, era appena stata concessa la libertà ufficiale di culto alle religioni non cattoliche e la comunità ebraica voleva costruire un tempio con annessa una scuola. La Mole è sede del Museo Nazionale del Cinema, che ospita macchine ottiche pre-cinematografiche (lanterne magiche), pezzi provenienti dai set dei primi film italiani ed altri cimeli, in un allestimento veramente suggestivo.
La domenica di Pasqua l’abbiamo trascorsa visitando le Residenze dei Savoia. Al mattino siamo andati al Castello di Racconigi, splendida residenza, utilizzata dalla Famiglia Reale come luogo di villeggiatura. Li abbiamo potuto visitare tutte le stanze dei reali e dei principini, purtroppo era severamente vietato fare foto. Le stanze era ben conservate con gli arredi ancora originali, sembrava che i reali dovessero arrivare da un momento all'altro.
Nel pomeriggio visita della Reggia di Venaria e dei suoi giardini. La Venaria doveva diventare una sorta di Versailles sabauda: non solo un luogo magnifico, ma la rappresentazione della monarchia e dei suoi fasti. All’inizio del Seicento al posto della Venaria reale sorgeva uno dei tanti sobborghi rurali che circondavano Torino capitale del ducato sabaudo, collaudatissimo territorio di caccia. Nel 1659 Carlo Emanuele II scelse il sito per edificare la sua nuova grandiosa residenza “di piacere e di caccia”iniziò così un progetto architettonico senza precedenti rimodellando il vecchio borgo che scomparve per far posto ad una nuova città.
La mattina del sabato abbiamo ritrovato la nostra guida e siamo andati in giro per la città, a piedi. Dopo aver ammirato diversi palazzi storici della città siamo arrivati al palazzo delle Scienze che ospita il Museo Egizio e la Galleria Sabauda. Il museo fu formalmente fondato nel 1824 con l’acquisizione di un’ampia collezione, che fu ampliata in seguito da E. Schiapparelli, direttore del museo che si recò in Egitto ad acquistare altri pezzi antichi e ancora tantissimi altri reperti furono acquisiti negli anni futuri. Attualmente nel museo si possono trovare statue, papiri, stele, sarcofagi, mummie, bronzi, amuleti e vari oggetti della vita quotidiana ma, tantissimi altri oggetti si trovano nei depositi nell'attesa di essere esposti nel museo; se, e quando la Galleria Sabauda sarà trasferita nelle sale del Palazzo Reale. Dopo un lauto pranzo in un ristorante della città nel pomeriggio visita guidata al Museo Nazionale del Cinema, ospitato all’interno della Mole Antonelliana di Torino, simbolo della città. La mole è una struttura in muratura la cui costruzione iniziò nel1863. Originariamente doveva essere una sinagoga: infatti, era appena stata concessa la libertà ufficiale di culto alle religioni non cattoliche e la comunità ebraica voleva costruire un tempio con annessa una scuola. La Mole è sede del Museo Nazionale del Cinema, che ospita macchine ottiche pre-cinematografiche (lanterne magiche), pezzi provenienti dai set dei primi film italiani ed altri cimeli, in un allestimento veramente suggestivo.
La domenica di Pasqua l’abbiamo trascorsa visitando le Residenze dei Savoia. Al mattino siamo andati al Castello di Racconigi, splendida residenza, utilizzata dalla Famiglia Reale come luogo di villeggiatura. Li abbiamo potuto visitare tutte le stanze dei reali e dei principini, purtroppo era severamente vietato fare foto. Le stanze era ben conservate con gli arredi ancora originali, sembrava che i reali dovessero arrivare da un momento all'altro.
Nel pomeriggio visita della Reggia di Venaria e dei suoi giardini. La Venaria doveva diventare una sorta di Versailles sabauda: non solo un luogo magnifico, ma la rappresentazione della monarchia e dei suoi fasti. All’inizio del Seicento al posto della Venaria reale sorgeva uno dei tanti sobborghi rurali che circondavano Torino capitale del ducato sabaudo, collaudatissimo territorio di caccia. Nel 1659 Carlo Emanuele II scelse il sito per edificare la sua nuova grandiosa residenza “di piacere e di caccia”iniziò così un progetto architettonico senza precedenti rimodellando il vecchio borgo che scomparve per far posto ad una nuova città.
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